Perugia – Un nuovo morto causato dalla crisi a dall’indifferenza delle istituzioni, impegnate in altre faccende come l’abolizione del reato di clandestinità. Non ha più retto alla vergogna, alla rabbia, alla depressione per aver perso il lavoro e non essere più riuscito a trovarlo in 2 anni di ricerche. A 52 anni ha pensato di non avere più futuro e ha deciso di farla finita. E’ sceso in cantina nel cuore della notte e si è impiccato. Il dramma si è verificato nella zona dei Ponti di Perugia alba dell’9 ottobre. Il corpo è stato scoperto dalla sua famiglia che non ha potuto fare altro che chiamare il 118. Non c’era più nulla da fare.
L’ex lavoratore, perugino, ha lasciato una lettera in cucina per spiegare il suo gesto disperato e terribile. Il Corriere dell’Umbria ha ottenuto alcune indiscrezioni: il suicida ha ribadito la sua rabbia per quel lavoro perso e che era convinto che data l’età non avrebbe più ritrovato per via della crisi e per via di politiche che vanno a penalizzare quelli della sua età. Troppo anziani per essere presi e troppo giovani per andare in pensione. E, aggiungiamo noi, troppo italiani per ricevere le attenzioni delle istituzioni.
Naturalmente nessun lutto nazionale verrà proclamato per lui e per le altre centinaia di italiani morti causa crisi, bisogna avere la pelle scura ed essere clandestino per ricevere questo omaggio.
voxnews.info/2013/10/10/non-trova-piu-lavoro-e-si-impicca-nessun-lutto-nazionale-...
PS: Con l' inserimento di questo articolo non si vuole mancare di rispetto a nessuno.
L'ho voluto inserire giusto per far notare che mentre l' italia affanna ed affonda, i nostri "politici" pensavo ad abolire il reato di clandestinità.
[Modificato da papitolajero 11/10/2013 22:43]