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Evaso GagliANO

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2013 07:46
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19/12/2013 14:05
 
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Bartolomeo GagliANO è pericoloso. Questo è indubbio. La vita del killer che, godendo di un permesso premio è evaso dal carcere di Genova mercoledì 18 dicembre è costellata da omicidi, furti, rapine, traffico di droga e, quando si è trovato alle strette, evasioni da carceri e ospedali psichiatrici.
Per la giustizia Gagliano è totalmente infermo di mente. In realtà è in grado, e lo ha dimostrato con la sua lunga carriera criminale, di fare scelte economiche, ovvero vantaggiose per sé.
I DELITTI DI GAGLIANO. Ha ucciso la sua prima vittima, nel 1981. Paolina Fedi, prostituta, minacciava di svelare il loro rapporto alla fidanzata ufficiale di Gagliano.
Questo primo omicidio, evidentemente, è un omicidio 'economico': Gagliano ha messo a tacere la sua vittima per evitare che gli rovinasse la vita facendo 'saltare' il matrimonio.
Ha poi incontrato Francesco Sedda, un altro criminale, e insieme hanno deciso di uccidere una prostituta e un transessuale. La decisione, anche in questo caso, sembra essere stata dettata dalla voglia di vendetta o di 'pulizia'. Il complice di Gagliano, infatti, era sieropositivo e il suo intento era eliminare chi poteva contagiare gli altri.
FERITA LA EX COMPAGNA. Un'altra donna, compagna di Gagliano all'epoca dei fatti, è rimasta ferita da un colpo di arma da fuoco, ma ha dichiarato che si è trattato di un incidente durante un gioco erotico.
Gagliano non sembra rientrare nel profilo del serial killer tout court. Di solito il serial killer ammazza più per suo piacere personale che per vendetta.
Ma cosa può fare ora il serial killer? Quali sono le decisioni che potrebbe prendere?

1. Il saluto alla madre: potrebbe aver scelto di fuggire lontano

Gagliano sembra essere avvezzo alla fuga. È fuggito dal carcere e anche dal manicomio, sa sicuramente come funzionano i sistemi di sicurezza o quanto meno sa come sfruttare a suo vantaggio falle o, come in questo caso, permessi.
Dove è diretto? Può essere diretto ovunque: può aver deciso di tornare a casa, come di allontanarsi il più possibile da casa. Dipende dallo stato mentale e morale in cui si trova. Ha caricato in auto tre borse, come fa chi parte. Ma, soprattutto, prima di fuggire, è andato a salutare sua madre. Motivo per cui, forse, ha deciso di partire per un lungo viaggio. O per un viaggio che, comunque, lo può tenere lontano da casa.

2. La nostalgia del Natale: si era ferito per un permesso negato

A Gagliano, tempo fa, in carcere, era stato negato il permesso di uscire per le festività natalizie. In quell'occasione si era autoinflitto delle ferite per protestare contro la decisione. Viene da pensare che per il lui il Natale abbia qualche significato. Magari lo stesso che ha per molti cattolici. O per chi, pur non essendo un fervente cattolico, semplicemente ricorda i tempi in cui era bambino e la famiglia era unita a festeggiare.
Potrebbe aver deciso di andare a festeggiare il Natale con qualcuno a cui tiene. Per cui forse non si considera in fuga, ma 'solo in viaggio verso una destinazione'.

3. Per la polizia è «molto pericoloso»: incapace di gestire la rabbia

Per la polizia Gagliano è «molto pericoloso». Essendo armato e avendo già ucciso (tre volte) non potrebbe che essere altrimenti.
La molla che spinge Gagliano sembra essere la rabbia. Durante un interrogatorio ha distrutto la saletta in cui si svolgeva il colloquio con il pubblico ministero Landolfi che negli atti trascrisse: «Afferrando all'improvviso un attaccapanni che scagliava contro la vetrina di un armadio deteriorava beni destinati a uso pubblico e destinati a pubblico servizio».
La pericolosità di Gagliano è data soprattutto dalla rabbia: fa quello che vuole, nel momento in cui vuole farlo. Le carte raccontano anche che inizialmente, in carcere, «cercava la rissa con gli altri detenuti».

4. Un serial killer atipico: vittime simili, moventi diversi

Gagliano sembra essere un serial killer atipico. Il tipico serial killer è quello che sceglie le sue vittime, si apposta o va in caccia in cerca dell'opportunità (di uccidere) e, quando uccide lo fa per piacere, per il potere e il controllo che riesce a esercitare sulla vittima terrorizzandola e seviziandola. Una volta uccisa la sua vittima il tipico serial killer può occultarne il cadavere, 'collezionarlo' oppure semplicemente lasciarlo dov'è senza curarsi che venga scoperto. Dipende dal tipo di serial killer.
Gagliano è sempre stato preso per ogni omicidio: si sa che è stato lui. La prima vittima non è la vittima di un serial killer, ma di un uomo in preda alla rabbia. Resta il fatto che per chi ha ucciso una volta è più semplice ammazzare una seconda, una terza e così via. Motivo per cui l'uomo è sicuramente molto pericoloso.
Inoltre le vittime di Gagliano, finora, sono state vittime simili tra loro, ma uccise per due moventi diversi. La prima è stata uccisa perché era diventata un ostacolo al matrimonio e l'uomo l'ha eliminata colpendola ripetutamente alla testa con una pietra.
Le altre due vittime, pur essendo dello stesso ambiente, sono state uccise per togliere dalla società chi porta malattie contagiose. Sedda, infatti, era sieropositivo. Gagliano, però, ha 'firmato' gli omicidi sparando un colpo di pistola in bocca alle vittime.

5. In fuga e pericoloso: cosa fare se lo si incontra

Gagliano è armato e pericoloso e fermarlo potrebbe non essere un'impresa semplice. Meglio, se si ha il dubbio di averlo incontrato o visto, chiamare le forze dell'ordine.
L'uomo ha dimostrato, con il sequestro del panettiere di Savona, di essere in grado di arrivare al suo fine. Sicuramente sa di essere ricercato, potrebbe scegliere di viaggiare su strade secondarie, ma se ha fretta di arrivare alla meta (ammesso e non concesso che non ci sia già arrivato) potrebbe anche decidere di viaggiare su autostrade. Come detto è avvezzo alla fuga e il fatto di sentirsi braccato potrebbe peggiorare la sua capacità di gestire e controllare la rabbia. Un altro fatto che lo rende, potendo, ancora più pericoloso.

Mercoledì, 18 Dicembre 2013


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20/12/2013 07:46
 
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Dove è finito GagliANO? La caccia prosegue


Questa è la faccia (aggiornata) di un uomo pericoloso. Un siciliano, originario di Nicosia. Bartolomeo GagliANO ha già ucciso. E' già scappato. E adesso è di nuovo libero. LA DIRETTA.



07.00. Il pluriomicida GagliANO non si trova. Comincia un nuovo giorno di ricerche.


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