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"Yoani Sánchez pensa solo ai soldi, a Cuba è libera di fare ciò che vuole". Lo sfogo del traduttore italiano della blogger

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2014 20:26
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10/05/2014 06:55
 
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Yoani Sánchez ha disdetto il contratto con La Stampa e ha fatto di me un uomo libero, ché fino a ieri non potevo dire quel che pensavo, visto che la traducevo. Adesso che non ho più alcun legame e che gli interessi della blogger più ricca e premiata del mondo vengono gestiti dalla sua agente, Erica Berla, posso togliermi i sassolini dalle scarpe. Mi stavano facendo un male…

Comincia così la lettera aperta in cui Gordiano Lupi, scrittore ed editore toscano, si scaglia contro Yoani Sanchez, la famosa blogger cubana anticastrista, che in Italia aveva un blog su La Stampa e Internazionale. Lupi è stato biografo e traduttore italiano della Sanchez; insieme a lei ha scritto due libri. Ora che il contratto con La Stampa non c'è più, offre ai suoi lettori una descrizione della blogger molto diversa da quella di paladina della libertà. "Fa tutto per i soldi", a Cuba ha estrema libertà di movimento e fa tutto ciò che vuole.

"In realtà lo scopo di Yoani Sánchez è sempre stato quello di diventare ricca e famosa", scrive Lupi. "Adesso l’ha raggiunto. Adesso stia lontano da me, che ho perduto persino il diritto di rientrare a Cuba, mentre la principessa delle blogger entra ed esce come se fosse un moscone che un po’ ronza all’Avana, un po’ a Miami".

L'autore italiano, sposato con una donna cubana, spiega di essere rimasto estremamente deluso da Yoani.

Fin qui abbiamo viaggiato insieme, cara Yoani. Adesso basta. Il mio viaggio prosegue da solo, lontano dalle tue mire. Tocca anche Cuba, certo, che fa parte della mia vita, anche se molti cubani mi hanno deluso. Proverò a non pensarci, per rispetto a mia moglie, che è una cubana del popolo e non ha niente a che vedere con la tua alterigia borghese. E poi, l’ha detto anche Fidel Castro che sarà la storia a decidere. Vediamo chi assolverà.

E ancora:

Ho avuto il torto di credere nella lotta di Yoani Sánchez ritenendola una lotta di David contro Golia, una lotta che partiva dal basso per colpire il potere, una lotta idealista per la libertà di Cuba. Mi sono dovuto rendere conto – a suon di cocenti delusioni – che l’opposizione di Yoani era lettera morta, per non dire di comodo, come per far credere al mondo che a Cuba esiste libertà di parola. Ho cominciato a dubitare che Yoani fosse non tanto un’agente della Cia – come dicevano i suoi detrattori – quanto della famiglia Castro, stipendiata per gettare fumo negli occhi. Ma anche se non fosse niente di tutto questo, basterebbe il fatto che mi sono reso conto di avere a che fare con una persona che mette al primo posto interessi per niente idealistici. Una blogger che conduce la sua vita tranquilla, che a Cuba nessuno conosce e che nessuno infastidisce, che non viene minacciata, imprigionata, zittita, che non ha problemi a entrare e uscire dal suo paese. Per la sua bella faccia mi sono preso offese e minacce di castristi e comunisti italiani, per aver condiviso una lotta inesistente, un sogno di libertà sperato da molti, ma non certo da lei, che pensava solo al denaro proveniente da premi e contratti. A questo punto non lo so se Yoani Sánchez è un’agente della Cia o della Rivoluzione Cubana. Non lo so e non m’interessa neppure di saperlo. So solo che non è la persona che credevo. Tanto mi basta.

Lupi racconta anche un episodio familiare che lo ha particolarmente deluso:

Un episodio su tutti avrebbe dovuto farmi aprire gli occhi sulla realtà, oltre un anno fa, quando mandai mia suocera a casa di Yoani per chiederle chiarimenti sul viaggio italiano. Ebbene, la fecero attendere sulle scale. Non la fecero passare neppure in sala. Un comportamento molto strano per un cubano del popolo. Avrei dovuto credere a mia suocera quando mi diceva: “Quella gente non lotta per la libertà di Cuba. A loro interessa solo riempirsi le tasche”. Non l’ho fatto e ho sbagliato. Ho creduto in una lotta ideale che non esisteva.

Poi attacca il nuovo progetto editoriale che vede coinvolta la blogger cubana:

Adesso Yoani Sánchez aprirà un periodico farlocco, come li chiamiamo qui in Italia, qualcuno dei servizi glielo traduca in cubano, io non lo so fare. Un periodico farlocco come L’Avanti di Lavitola, con tutto il rispetto per Lavitola. Aprirà un giornale, insieme ai suoi amichetti, che a Cuba non leggerà nessuno, perché consultabile on line. Ma a Yoani cosa importa? A lei basta che qualcuno lo finanzi, che si legga a Miami, tanto tanto in Spagna, che la comunità cubana continui a illudersi per una paladina inesistente.


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15/05/2014 07:12
 
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Yoani anuncia su diario digital ‘14ymedio’

Juan O. Tamayo
jtamayo@elnuevoherald.com

La bloguera más conocida de Cuba, Yoani Sánchez, anunció el miércoles que a pesar del monopolio gubernamental de los medios masivos de comunicación, su diario digital comenzará a publicarse la semana próxima y se llamará 14ymedio.

“Será un camino difícil”, escribió Sánchez en una entrada en su blog, Generación Y. “Ya, de hecho, varias personas en nuestro equipo de trabajo han recibido las primeras llamadas de advertencia de la Seguridad del Estado”.

“Sin embargo, no tenemos razones para vacilar. 14ymedio surge sin nada que esconder. La información respecto al enfoque editorial, la ética y los compromisos financieros estarán disponibles en nuestra página web que saldrá en vivo el 21 de mayo”, agregó.

La habanera, de 38 años, se convirtió en uno de los escritores de la blogosfera cubana más seguidos con sus comentarios a veces poéticos, a veces mordaces, sobre las deficiencias del sistema comunista de la isla.

Sánchez ha dicho que desea que el diario digital —el gobierno posee todas las imprentas y administra todos los diarios y estaciones de radio y televisión de la isla— escriba la crónica de “la Cuba real” y acompañe la transición política que ella cree que se acerca.

Agregó que el nombre del diario, 14ymedio, viene del año de su nacimiento y de su apartamento en un piso 14 en La Habana. “Medio” es por medio de comunicación. Y la letra “Y” se remonta a su inicios con Generación Y.

“Ahora, todo lo que falta es que les guste, genere debate y les suministre información ¡Gracias por adelantado!” escribió Sánchez en su mensaje.

Ella ha dicho que espera que su diario, con un personal de 12 que incluye a su esposo, el periodista Reinaldo Escobar, tendrá las sesiones normales como deportes, opinión, moda e incluso negocios.

Algunos de los recientes mensajes de Sánchez y Escobar han mostrado una preocupación ligeramente velada por cómo el gobierno reaccionará cuando el diario, en el que trabajan desde hace varios meses, llegue finalmente a internet.

El gobierno cubano bloqueó durante varios años el acceso local a Generación Y y más de otros 40 blogs que considera críticos. La policía ha detenido a Sánchez en al menos una ocasión, la primera de ellas cuando encabezaba una manifestación callejera opositora.

Pero en febrero del 2011, el gobierno levantó lo que Sánchez llamó “la larga noche de la censura” de los blogs críticos, admitiendo implícitamente que en realidad no podía controlar lo que el ministro de Comunicaciones, Ramiro Valdés, llamó en una ocasión el “potro salvaje” de internet.

Sánchez ha ganado varios premios prestigiosos que conllevan considerables sumas de dinero como el premio Maria Moors Cabot de la Universidad de Colombia, el premio Ortega y Gasset de España y el pemio Príncipe Claus de Holanda. La revista Time la colocó en la lista de las 100 personas más influyentes del 2008, y el presidente Barack Obama le concedió una entrevista por escrito en el 2009.

Read more here: www.elnuevoherald.com/2014/05/14/1748444/yoani-anuncia-su-diario-digital.html#story...



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cubanito74, 15/05/2014 07:12:

Yoani anuncia su diario digital ‘14ymedio’

Juan O. Tamayo
jtamayo@elnuevoherald.com

La bloguera más conocida de Cuba, Yoani Sánchez, anunció el miércoles que a pesar del monopolio gubernamental de los medios masivos de comunicación, su diario digital comenzará a publicarse la semana próxima y se llamará 14ymedio.

“Será un camino difícil”, escribió Sánchez en una entrada en su blog, Generación Y. “Ya, de hecho, varias personas en nuestro equipo de trabajo han recibido las primeras llamadas de advertencia de la Seguridad del Estado”.

“Sin embargo, no tenemos razones para vacilar. 14ymedio surge sin nada que esconder. La información respecto al enfoque editorial, la ética y los compromisos financieros estarán disponibles en nuestra página web que saldrá en vivo el 21 de mayo”, agregó.

La habanera, de 38 años, se convirtió en uno de los escritores de la blogosfera cubana más seguidos con sus comentarios a veces poéticos, a veces mordaces, sobre las deficiencias del sistema comunista de la isla.

Sánchez ha dicho que desea que el diario digital —el gobierno posee todas las imprentas y administra todos los diarios y estaciones de radio y televisión de la isla— escriba la crónica de “la Cuba real” y acompañe la transición política que ella cree que se acerca.

Agregó que el nombre del diario, 14ymedio, viene del año de su nacimiento y de su apartamento en un piso 14 en La Habana. “Medio” es por medio de comunicación. Y la letra “Y” se remonta a su inicios con Generación Y.

“Ahora, todo lo que falta es que les guste, genere debate y les suministre información ¡Gracias por adelantado!” escribió Sánchez en su mensaje.

Ella ha dicho que espera que su diario, con un personal de 12 que incluye a su esposo, el periodista Reinaldo Escobar, tendrá las sesiones normales como deportes, opinión, moda e incluso negocios.

Algunos de los recientes mensajes de Sánchez y Escobar han mostrado una preocupación ligeramente velada por cómo el gobierno reaccionará cuando el diario, en el que trabajan desde hace varios meses, llegue finalmente a internet.

El gobierno cubano bloqueó durante varios años el acceso local a Generación Y y más de otros 40 blogs que considera críticos. La policía ha detenido a Sánchez en al menos una ocasión, la primera de ellas cuando encabezaba una manifestación callejera opositora.

Pero en febrero del 2011, el gobierno levantó lo que Sánchez llamó “la larga noche de la censura” de los blogs críticos, admitiendo implícitamente que en realidad no podía controlar lo que el ministro de Comunicaciones, Ramiro Valdés, llamó en una ocasión el “potro salvaje” de internet.

Sánchez ha ganado varios premios prestigiosos que conllevan considerables sumas de dinero como el premio Maria Moors Cabot de la Universidad de Colombia, el premio Ortega y Gasset de España y el pemio Príncipe Claus de Holanda. La revista Time la colocó en la lista de las 100 personas más influyentes del 2008, y el presidente Barack Obama le concedió una entrevista por escrito en el 2009.

Read more here: www.elnuevoherald.com/2014/05/14/1748444/yoani-anuncia-su-diario-digital.html#story...




[SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405]

Interesante son los comentarios:
www.elnuevoherald.com/2014/05/14/1748444/yoani-anuncia-su-diario-digi...




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21/05/2014 18:52
 
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Cuba: bloccato il nuovo sito della blogger Yoani Sanchez

L’Avana - Il nuovo sito lanciato oggi dalla blogger e dissidente cubana Yoani Sanchez, primo media indipendente del paese, è stato bloccato pochi minuti dopo il suo lancio. Lo riferiscono utenti cubani, secondo cui nel digitare l’indirizzo www.14ymedio.com si apre un’altra pagina, www.yoanislandia.com, che denuncia l’attività anti-castriste della Sanchez.

La blogger, conosciuta in tutto il mondo per le sue posizioni duramente critiche nei confronti del regime, a cui ha dato voce attraverso il suo blog “Generacion Y”, aveva debuttato oggi su Internet con un quotidiano online, il primo media indipendente del paese.

«Sarà uno spazio per raccontare Cuba dall’interno», aveva spiegato Sanchez, «un media che, noi speriamo, aiuterà e accompagnerà la necessaria transizione che si sta sviluppando nel nostro paese».

Il giornale secondo Sanchez deve offrire «reportage, notizie e un inserto di pagine culturali, pratiche e sportive». Il nome «14ymedio» deriva dal 14esimo piano dove vive e lavora Sanchez a L’Avana e dall’anno 2014, dalla «Y» del blog che l’ha resa celebre e dalla parola spagnola per media.

La blogger viene bollata abitualmente dal governo come una «mercenaria» al servizio della «guerra cibernetica» degli Stati Uniti contro Cuba. Sanchez ha scritto che «diversi membri della redazione hanno già ricevuto le prime telefonare di avvertimento dalla Sicurezza di stato... Ma noi non abbiamo nessuna ragione di sentirci in colpa. 14ymedio nasce senza niente da nascondere. Le informazioni sulla sua linea editoriale, i suoi impegni etici e il suo finanziamento saranno pubblicate sulla sua pagina web».

www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2014/05/21/ARS8RdM-blogger_bloccato_sanch...


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27/05/2014 20:26
 
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14ymedio visibile a Cuba



Il periodico digitale indipendente 14yMedio, diretto da Yoani Sánchez, è adesso accesibile anche dai server cubani, dopo 4 giorni di connessione impossibile. Probabilmente la Sicurezza di Stato si è resa conto che stava facendo un grande favore e una pubblicità gratuita al nuovo media, propagandato come il primo giornale indipendente dal giorno del trionfo della Rivoluzione.

Mi soffermerei su questa menzogna, una delle tante pronunciate da Yoani Sanchez, perché basterebbe chiedere a Ivan Garcia - il primo vero blogger indipendente cubano - per conoscere la realtà. Ci risulta che Ivan abbia scritto qualcosa in merito, elencando tutte le riviste e i periodici indipendenti che ci sono stati a Cuba prima del giornale diretto da Yoani. Basterebbe citare Convivencia, Primavera Digital... ma sono molti di più! Per ristabilire la verità, diciamo che 14ymedio è il primo periodico a godere di propaganda internazionale, dell'appoggio statunitense e di cospicui finanziamenti esteri.

Intanto il Granma ha pubblicato un articolo di fuoco contro il periodico e contro gli Stati Uniti, affermando che "non tollererà alcun tipo di attività sovversiva". Siamo ai problemi di sempre. La libertà di stampa è un bene irrinunciabile che va protetto, ma anche l'ingerenza dei governi esteri nelle faccende interne di un'altra nazione non può essere accettata. Sánchez commenta i fatti con il solito egocentrismo, si fa un vanto degli attacchi del Granma, dicendo che "conserverà l'articolo per i nipoti".

Il problema è soltanto uno: 14yMedio è un giornale indipendente o è finanziato con denaro nordamericano? Risolto il quesito, tutto il resto viene di conseguenza. Un periodico è indipendente se non ha padroni. In caso contrario non è diverso dal Granma: cambia il soggetto di riferimento, la realtà viene deformata secondo un'altra ottica, ma resta sempre una visione parziale.

www.agoravox.it/14ymedio-visibile-a-Cuba.html


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