Cuba, dagli Usa il Twitter clandestino per abbattere il regime castrista

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cubanito74
00domenica 6 aprile 2014 14:48



Secondo l'Associated Press, il social network ZunZuneo, nato per aggirare il blocco di Internet, era in realtà un "cavallo di troia" degli Stati Uniti per scatenare la rivolta sull'isola

NEW YORK - Un Twitter clandestino per abbattere il regime castrista a Cuba. Secondo le rivelazioni dell'agenzia di stampa americana Associated Press, sarebbero stati gli Stati Uniti a ideare e lanciare nel 2010 ZunZuneo ("colibrì", nello slang locale), una sorta di Twitter cubano, per aggirare il blocco di Internet e dei social network sull'isola. Il progetto però, oltre a intrattenere e far socializzare i cubani, aveva un secondo scopo, molto più importante: scatenare la rivolta a L'Avana contro il regime dei Castro.

La storia. ZunZuneo è nato nel 2010 e, fino a qualche tempo fa, aveva decine di migliaia di utenti - moltissimi di questi giovani e teenager - che discutevano e socializzavano non attraverso la Rete (bloccata dal governo per la grandissima parte della popolazione), ma grazie a un sistema che metteva in condivisione gli sms dei cubani. Teoricamente ZunZuneo è nato per condividere gusti, svago, commenti sportivi e altri contenuti più frivoli.

Il piano americano. In realtà, secondo quanto riporta l'Associated Press, che ha ottenuto un migliaio di pagine di documenti al riguardo, il progetto era finanziato dagli Stati Uniti per fini politici, per lanciare e far condividere messaggi contro il regime cubano e fomentare la ribellione. Un investimento da circa un milione e mezzo di dollari che, ufficialmente, erano invece destinati a un vago progetto umanitario in Pakistan. Secondo l'Ap, la mente del progetto sarebbe addirittura la U.S. Agency for International Development (USaid), l'agenzia del governo americano per lo sviluppo internazionale che fornisce aiuti e sostegno alle popolazioni povere o in difficoltà nel mondo, in collaborazione con i governi stranieri.

Contro la censura. Non solo. L'USaid, infatti, avrebbe gabbato il governo cubano e i suoi utenti legando ZunZuneo a compagnie con sede legale in Spagna o alle Cayman, eliminando ogni legame con gli Stati Uniti. E gli stessi dirigenti di ZunZuneo sarebbero stati all'oscuro di tutto. Inoltre, l'USaid, per arrivare agli utenti cubani, sembra abbia ottenuto circa 500mila numeri di telefono cubani senza autorizzazione e raccolto anche i loro dati sensibili, come età, sesso e, soprattutto, tendenze politiche.

Come la Guerra Fredda. Quindi, il progetto dell'agenzia americana, stando alla ricostruzione dell'Ap, sarebbe andato ben oltre i suoi limiti, rievocando scenari da Guerra Fredda o comunque di diversi decenni fa. Tuttavia, per un'azione del genere, la legge americana prevede l'approvazione del Presidente, in tal caso Barack Obama. Per ora, sia l'USaid sia il governo cubano non hanno voluto commentare lo scoop dell'Ap. Mentre il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, in una conferenza stampa, ha definito ZunZuneo "solo un programma di sviluppo come tanti altri", un'operazione non "segreta", ma "discreta".

Lo stop a ZunZuneo. ZunZuneo è stato lanciato nel 2010 pochi mesi dopo il caso dell'arresto di Alan Gross, un contractor americano accusato di "attività sovversiva" per conto, pare, di un'altra missione di USaid con lo scopo di espandere l'uso di Internet a Cuba. Poi, nel settembre 2012, lo stop del governo cubano a ZunZuneo, che aveva già provato più volte a tracciare i messaggini degli utenti del social. Il senatore democratico americano Patrick Leahy ha dichiarato che, se la ricostruzione dell'Ap fosse vera, si tratterebbe di una notizia "molto preoccupante".
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