Le arriva il canone Rai, ma lei ha solo 11 anni

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cubanito74
00venerdì 6 dicembre 2013 14:25


Ferrara, 6 dicembre 2013 - UN BOLLETTINO da 71,35 euro per il canone Rai da pagare quanto prima «per la detenzione del Tv in suo possesso». Il fisco, si sa, non guarda in faccia nessuno e non si ferma davanti a nulla. Nemmeno quando il destinatario della richiesta di pagamento arrivata dritta dritta dall’Agenzia delle Entrate è una bambina di 11 anni in sedia a rotelle. L’ennesimo caso di ‘bollette pazze’ si è materializzato nella prima mattinata di mercoledì, sull’uscio di un’abitazione di via San Carlo ad Ambrogio. E ha preso le sembianze di un funzionario dell’ente di riscossione che, come se nulla fosse, ha consegnato nella mani della madre della piccola la lettera con il logo della televisione di Stato.

DOPPIO lo sconcerto della donna: in primo luogo perché, come spiega il marito Mirco Leccioli, metalmeccanico di 39 anni, impiegato alla Cm Inox di Taglio di Po, «il canone per quest’anno lo avevamo già pagato». Ma la cosa che li ha lasciati letteralmente senza parole è stato il destinatario del bollettino: la figlia di soli 11 anni. «Come è possibile che una bambina di 11 anni possa essere proprietaria di un televisore — si chiede sgomento Leccioli —? Sono cose che fanno arrabbiare. Già pagare il canone di per sé non è piacevole. Ma mandarlo a una bambina suona quasi come una beffa».

E’ evidente che si tratti di un errore da parte dell’ente incaricato di riscuotere i pagamenti, ma il papà della piccola si chiede come questo sia possibile. «Se è vero che la legge non ammette ignoranza, questo deve valere anche per loro — sbotta —. E’ incredibile che non ci siano arrivati da soli. Possibile che all’Agenzia delle Entrate non abbiano un’anagrafe per capire chi debba pagare e chi invece no?». Quello di Leccioli è sostanzialmente uno sfogo finalizzato anche a «fare presente la cosa in modo che serva anche da segnalazione nel caso qualcun altro si trovi nella stessa situazione. Potrebbe infatti capitare che qualcuno riceva la lettera e non si accorga dell’errore, rischiando così di pagare due volte la stessa imposta».

Quello accaduto alla famiglia di Ambrogio è solo l’ultimo caso di disguidi col canone Rai. Sono tantissime infatti le richieste di aiuto alle associazione di consumatori per problematiche di questo tipo. E, come la cronaca ci insegna ormai ogni giorno, sembra non esserci limite alla ‘pazzia’ delle cartelle.

Federico Malavasi

www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2013/12/06/992810-canone-rai-bimba-11-an...
cubanito74
00venerdì 6 dicembre 2013 14:28
Re:
cubanito74, 06/12/2013 14:25:



Ferrara, 6 dicembre 2013 - UN BOLLETTINO da 71,35 euro per il canone Rai da pagare quanto prima «per la detenzione del Tv in suo possesso». Il fisco, si sa, non guarda in faccia nessuno e non si ferma davanti a nulla. Nemmeno quando il destinatario della richiesta di pagamento arrivata dritta dritta dall’Agenzia delle Entrate è una bambina di 11 anni in sedia a rotelle. L’ennesimo caso di ‘bollette pazze’ si è materializzato nella prima mattinata di mercoledì, sull’uscio di un’abitazione di via San Carlo ad Ambrogio. E ha preso le sembianze di un funzionario dell’ente di riscossione che, come se nulla fosse, ha consegnato nella mani della madre della piccola la lettera con il logo della televisione di Stato.

DOPPIO lo sconcerto della donna: in primo luogo perché, come spiega il marito Mirco Leccioli, metalmeccanico di 39 anni, impiegato alla Cm Inox di Taglio di Po, «il canone per quest’anno lo avevamo già pagato». Ma la cosa che li ha lasciati letteralmente senza parole è stato il destinatario del bollettino: la figlia di soli 11 anni. «Come è possibile che una bambina di 11 anni possa essere proprietaria di un televisore — si chiede sgomento Leccioli —? Sono cose che fanno arrabbiare. Già pagare il canone di per sé non è piacevole. Ma mandarlo a una bambina suona quasi come una beffa».

E’ evidente che si tratti di un errore da parte dell’ente incaricato di riscuotere i pagamenti, ma il papà della piccola si chiede come questo sia possibile. «Se è vero che la legge non ammette ignoranza, questo deve valere anche per loro — sbotta —. E’ incredibile che non ci siano arrivati da soli. Possibile che all’Agenzia delle Entrate non abbiano un’anagrafe per capire chi debba pagare e chi invece no?». Quello di Leccioli è sostanzialmente uno sfogo finalizzato anche a «fare presente la cosa in modo che serva anche da segnalazione nel caso qualcun altro si trovi nella stessa situazione. Potrebbe infatti capitare che qualcuno riceva la lettera e non si accorga dell’errore, rischiando così di pagare due volte la stessa imposta».

Quello accaduto alla famiglia di Ambrogio è solo l’ultimo caso di disguidi col canone Rai. Sono tantissime infatti le richieste di aiuto alle associazione di consumatori per problematiche di questo tipo. E, come la cronaca ci insegna ormai ogni giorno, sembra non esserci limite alla ‘pazzia’ delle cartelle.

Federico Malavasi

www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2013/12/06/992810-canone-rai-bimba-11-an...




Non sanno proprio più come far cassa!! [SM=g27993]

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