00 16/12/2013 11:34
Forconi, la protesta non si ferma. Presidi in Veneto, rallentamenti e code






Sit in vicino Padova e Vicenza. Nella capitale una settantina di militanti di Casapound si sono riuniti questa mattina davanti al Tribunale di Roma, a piazzale Clodio, per chiedere la scarcerazione del vicepresidente Simone Di Stefano

VENEZIA - Rallentamenti ai caselli autostradali e code lungo alcune strade locali sono segnalati dalla polizia stradale per le manifestazioni e i presidi organizzati in Veneto dal cosiddetto 'popolo dei forconi'. Una coda di due chilometri si è formata lungo la strada regione 53 nella zona industriale di Cittadella (Padova), mentre a Campedello è chiusa la tangenziale sud di Vicenza. Rallentamenti si registrano ai caselli di Montecchio, Montebello e Conegliano.

Mentre il movimento dei Forconi si è spaccato per il timore di violenze alla manifestazione di mercoledì a Roma, in alcune città la protesta non si è fermata. I siciliani di Mariano Ferro e i veneti di Lucio Chiavegato non parteciperanno alla manifestazione, per timore di violenze. In piazza andranno solo i laziali di Danilo Calvani. Gli altri manifesteranno "forse prima di sabato", ma intanto restano aperti alla trattativa: "Voglio sedermi col governo - ha detto Ferro - poi si decide".

Non andranno nella capitale i siciliani di Ferro e i veneti di Chiavegato. Mentre con lo slogan 'Mandiamo a casa i parassiti' anche da Genova sono attesi manifestanti contro l'attuale classe politica organizzata per mercoledì a Roma. Il concentramento è fissato alla stazione di piazza Principe alle 23 di domani. "Si ricorda - scrivono gli organizzatori - che si tratta di una manifestazione pacifica. No alla violenza e no alla politica".

Nella capitale una settantina di militanti di Casapound si sono riuniti questa mattina davanti al Tribunale di Roma, a piazzale Clodio, per chiedere la scarcerazione del vicepresidente Simone Di Stefano, condannato a tre mesi di reclusione per il furto della bandiera dell'Ue. Il giudice ha convalidato l'arresto disponendo la scarcerazione del vicepresidente di Casapound e l'obbligo di firma bisettimanale.

Questa mattina è stato chiuso il presidio di Aosta. I promotori del coordinamento 9 dicembre hanno deciso di sospendere il volantinaggio sulla strada di accesso alla città, riservandosi di individuare nei prossimi giorni un diversa collocazione dell'attività di protesta. Prosegue invece anche oggi la protesta a Verres, nella bassa Valle d'Aosta, dove, all'uscita dell'autostrada A5, è stato allestito un gazebo. E' prevista per domani sera una riunione organizzativa.